COME È COMPOSTA LA BUSTA PAGA

 La busta paga ha al suo interno queste voci:

  1. Composizione della retribuzione
  2. Assegni familiari
  3. Trattenute sociali
  4. Le imposte fiscali

 Precisiamo:

La retribuzione è composta da:

Salario lordo: l’ammontare del salario lordo che può anche essere la somma di tariffa oraria oppure fisso mensile.

  • Indennità sostitutive del salario
  • Tredicesima: ammontare lordo della tredicesima. La tredicesima viene pagata per ogni ora di lavoro svolto e viene versata tutti i mesi in busta paga.
  • vacanze: anche le vacanze vengono pagate ad ogni ora di lavoro svolto, ma vengono trattenute ogni mese e versate 2 volte all’anno, rispettivamente con le buste paga di dicembre e giugno. Al momento del termine del contratto, vengono liquidate completamente con l’ultima busta paga.
  • feste: anche le feste vengono pagate ad ogni ora di lavoro svolto e versate mensilmente in busta paga. 
  • Indennità per prestazioni particolari (lavoro straordinario, notturno, festivo, a turni…): variano in base al settore e all’azienda cliente e versate mensilmente in busta paga.
  • Prestazioni in natura (vitto e alloggio): se il contratto collettivo di riferimento lo prevede, al collaboratore verrà versato il rimborso delle spese di vitto, alloggio, spese auto, ecc. 

  1. Assegni familiari:

  • Vengono versati a dipendenza degli oneri familiari del dipendente e del cantone.
  • Anche le persone che lavorano a tempo parziale hanno diritto ad assegni familiari interi, a condizione che percepiscano un salario di almeno Fr. 597.50 al mese o di Fr. 7’170.– all’anno. Se la persona lavora per diversi datori di lavoro, i salari sono addizionati. In questi casi il datore di lavoro che versa il salario più elevato è competente per gli assegni familiari.
  • L’assegno di base: ammonta a Fr. 200.- mensili per ogni figlio (questo importo è valido dal 1° gennaio 2008 in Ticino). Il diritto all’assegno nasce e si estingue contemporaneamente al diritto al salario. In caso di costituzione o scioglimento del rapporto di lavoro nel corso del mese (inizio e fine del rapporto di lavoro) l’assegno è versato proporzionalmente al lavoro prestato. Il diritto all’assegno di base sorge con l’inizio del mese di nascita del figlio e si estingue alla fine del mese in cui ha compiuto i 16 anni (fino ai 20 anni se il figlio è incapace al guadagno, in seguito a malattia o invalidità).
  • L’assegno per giovani in formazione (studenti – apprendisti in Ticino): ammonta a Fr. 250.– mensili ed è riconosciuto dal mese successivo al compimento del 16° anno e può essere fatto valere fino al 25° anno di età.
  • Diritto in caso di malattia, infortunio, disoccupazione: Se l’avente diritto è impossibilitato a lavorare per uno dei motivi di cui sopra, gli assegni familiari sono versati dal datore di lavoro ancora per il mese in cui è iniziato l’impedimento al lavoro e per i tre mesi successivi.

  1. Trattenute previdenziali:

  • Alcune sono obbligatorie:
  • AVS Assicurazione Vecchiaia e Superstiti: trattenuta di 5.300 % sul salario orario lordo. È il pilastro centrale della previdenza di vecchiaia e superstiti in Svizzera (1° pilastro). Esso deve garantire un minimo esistenziale ed è obbligatorio.
  • AD Assicurazione contro la Disoccupazione: trattenuta di 1.100 % sul salario orario lordo. Copre la perdita di guadagno temporanea in caso di perdita del posto di lavoro. L’AD fornisce prestazioni in caso di disoccupazione, sospensione del lavoro dovuta a intemperie, lavoro ridotto e insolvenza del datore di lavoro. L’assicurazione finanzia inoltre provvedimenti di reintegrazione.
  • AINP Assicurazione Infortuni Non Professionali: trattenuta di 2.250 % sul salario orario lordo. I lavoratori devono anche essere assicurati contro gli infortuni non professionali se sono impiegati per più di 8 ore a settimana o se le riprese giornaliere durano oltre 8 ore per lo stesso datore di lavoro. Questo premio può essere decurtato dallo stipendio del lavoratore.
  • LPP Legge Previdenza Professionale: trattenuta che varia dall’1 al 10% in base alla fascia di età su una quota coordinata di salario (non viene assicurato tutto il salario, ma solo una parte del salario lordo). Rappresenta il 2° dei tre pilastri del sistema ed è definita integrativa del 1° pilastro (AVS).
  • IGM Indennità Giornaliera di Malattia: trattenuta di 1.100 % sul salario orario lordo. Grazie a questa trattenuta, per tutti i giorni di malattia (compresi sabati e domeniche) al collaboratore verrà versato comunque circa l’80% del suo salario lordo.
  • CFC Contributo Formazione Continua: trattenuta di 0.700 % sul salario orario lordo per potersi formare nel proprio settore.

  1. Trattenute fiscali – IF Imposte alla fonte:

Alcune categorie di lavoratori hanno la trattenuta delle imposte alla fonte. Si tratta dei frontalieri, dei domiciliati con permesso B o L e degli svizzeri residenti all’estero.

La trattenuta varia in base alla situazione personale del lavoratore (salario, stato civile, impiego del coniuge, figli, ecc.).

È possibile chiedere una correttiva delle Imposte pagate entro il 31 marzo dell’anno precende ma non sempre chiedere una correttiva risulta vantaggioso. Prima di proporre un ricalcolo e firmare proposte assicurative previdenziali in cambio di una diminuzione delle imposte alla fonte è bene sapere alcune cose.

Naturalmente ribadiamo l’importanza assoluta del terzo pilastro come forma di pensione integrativa per il lavoratore in Svizzera, sia per il piano previdenziale che per quello finanziario, ma il tutto deve essere accompagnato da una consulenza seria e realistica che basi la cifra da investire sulle vostre capacità economiche e sul vostro interesse, non certo sulla base di un fittizio recupero delle imposte che molto probabilmente non avverrà.

Come da legge, gli stranieri che hanno diritto alla rettifica sono:

  1. Coloro che producono almeno il 90% del reddito familiare in Svizzera.
  2. Lavoratori separati o divorziati che pagano alimenti come conseguenza di una sentenza ufficiale.
  3. Lavoratori non sposati che convivono con un partner disoccupato o che comunque non ha detrazioni fiscali per figli in comune a carico.
  4. Lavoratori per il quale il datore di lavoro non ha comunicato correttamente all’autorità competente cambi di stato civile o condizioni che creerebbero un errore di calcolo.

A questo punto conviene chiedere una correttiva delle vostre Imposte alla Fonte pagate l’anno precedente?

Dopo un attenta valutazione e presa in considerazione di tutte le varianti e se nel calcolo delle imposte sono già state considerate deduzioni forfettarie come i figli a carico, il vitto, il chilometraggio casa-lavoro etc etc, è possibile che la correttiva non sia a vostro vantaggio e che l’autorità competente vi chieda quindi la differenza da pagare. Vi consigliamo quindi, prima di inoltrare richieste di ricalcolo e soprattutto, prima di firmare proposte assicurative finalizzate alla diminuzioni di imposte, di prendere contatto con un esperto al fine di garantirvi la giusta consulenza.